Chi si cela dietro al volto attonito e pensante del giovane pastor fido, immerso nella cultura neoclassica sino al midollo?
Non c'è la firma in questo disegno intenso e di grande formato, acquisito a Roma ma solo una data in francese: agosto 1808 (del resto la spiga tra i capelli è matura) e una scritta di attribuzione al retro del quadro:
Guillaume Guillon Lethière,
nato a Sainte-Anne (Guadalupa) il 10 gennaio 1760 e morto a Parigi il 22 aprile 1832, è un pittore francese, primo meticcio a imporsi nel mondo artistico europeo,
Figlio naturale di una schiava della Guadalupa affrancata, dal nome di Marie-Françoise e del procuratore del re in Guadalupa, Pierre Guillon, che lo riconosce, a Parigi, il 18 germinale annno VII, Lethière manifesta sin dall'infanzia una particolare predisposizione per la pittura, che convince suo padre a mandarlo in Francia nel 1774.
Alloggiato inizialmente presso Descamps si trasferisce a Parigi e inizia a lavorare per il pittore del re, Doyen, presso cui rimane fino al 1786.
Sarà veramente lui? C'è uno storico del periodo che può dare il proprio parere?
nato a Sainte-Anne (Guadalupa) il 10 gennaio 1760 e morto a Parigi il 22 aprile 1832, è un pittore francese, primo meticcio a imporsi nel mondo artistico europeo,
Figlio naturale di una schiava della Guadalupa affrancata, dal nome di Marie-Françoise e del procuratore del re in Guadalupa, Pierre Guillon, che lo riconosce, a Parigi, il 18 germinale annno VII, Lethière manifesta sin dall'infanzia una particolare predisposizione per la pittura, che convince suo padre a mandarlo in Francia nel 1774.
Alloggiato inizialmente presso Descamps si trasferisce a Parigi e inizia a lavorare per il pittore del re, Doyen, presso cui rimane fino al 1786.
Ottenuto il Grand prix, parte per Roma. Testimone di grandi sforzi, da parte di artisti eminenti, mirati a riportare la pittura allo studio dell'antico, era deciso a seguire questa via. A Roma ottiene grandi successi e i suoi studi sono molto apprezzati in Francia. Di ritorno a Parigi nel 1792, consolida la sua reputazione con grandi opere, che gli valgono la nomina, nel 1807, a direttore dell'Académie de France à Rome, dove resta per dieci anni.
Sarà veramente lui? C'è uno storico del periodo che può dare il proprio parere?
salve ho appena scoperto il bel blog e soffermandomi sul quesito Classico neo- classico mi perfetto di fare una sola osservazione: perché il disegno viene interpretato come un'bel pastore'?, è vero che i tratti del volto sono piuttosto virili ma i capelli e l'acconciatura mi paiono inequivocabilmente femminili. Non si tratterà di una figura femminile?
RispondiEliminaAssolutamente giusto, corregiamo nel testo.
RispondiEliminaPotrebbe essere Cerere...
RispondiEliminaci sembra molto corretto
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