venerdì 18 novembre 2011

SI', L'ARTISTA E' BRAVO, MA SI DA DELLE ARIE...


Non collezioniamo ventagli, non amiamo i ventagli. Ma è stato impossibile resistere a questo ventaglio di origine torinese.
Un piccolo capolavoro di fattura artigianale, esempio della migliore cultura ottocentesca, dal titolo evocativo: Eviva la pitura!


Siamo nel periodo di Gian Burrasca, per intenderci, e il ventaglio, oggetto degli adulti e delle signore, rappresenta questa volta il mondo dei disegni dei bambini, con il protagonista al centro, curato nel dettaglio della tempera, e intorno i suoi disegni, ingenui ed esilaranti, con i nomi che oggi non si usano più.
Con una sigla e una data, 1893.  


Chi ne sarà l'autore, raffinatissimo. Per un oggetto pensato quasi certamente per un uso diretto e privato?


lunedì 14 novembre 2011

ANONIMO TOSCANO. POST CUBISTA.


Opera proveniente dal Nord della Toscana (Livorno - La Spezia), estremamente interessante sotto l'aspetto compositivo e formale, con una notevole tavolozza cromatica. Una marina con echi da secondo futurismo, post cubista, probabilmente tempera su carta rintelata, collocabile tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50. 
Al retro, numerose etichette di esposizione, compresa VI Mostra nazionale di Pittura ... (resto illegibile). Qualcuno sa che pesci prendere?

venerdì 11 novembre 2011

OLANDA, 1925


Una bella e drammatica tecnica mista di matrice astratta su collage di fogli di giornali. Composizione integra e corrispondene all'epoca attribuita.
Al retro, in una cornice anni '60 mai aperta (da Galleria), indicazione della data "1925", e la scritta  - 1725311890 Vroeger Kiers - assolutamente incomprensibile nonostante le ricerche.
Nel collage, sia la pubblicità di sigarette (verificato), uscite di commercio negli anni '30, che i giornali, olandesi, riportano alla data in oggetto.
Provenienza Paesi Bassi.

lunedì 7 novembre 2011

ITALIA, 1935


Due studi, fatti di getto, il primo sul retro di una ricevuta. Il secondo su un foglio da disegno dalla grammatura pesante. Il primo, coinvolgente (ecco la parola adatta), realizzato con una matita grassa blu, il secondo, molto meno interessante riporta però una data XXXV. 35, senza nessun richiamo all'era fascista.
Ed entrambi, una firma, coeva,  che ha un'aria di famiglia, ma che non riusciamo a leggere.
Le opere provengono da Roma, dalla casa di un collezionista di autori della prima metà del '900, ricca di opere prefevoli e autenticate. A voi, cosa viene in mente?